martedì 9 dicembre 2014

NO TRIVELLE NEL CANALE

NO TRIVELLE NEL CANALE
 ‪#‎Difendiamoilnostromare‬

Col Decreto sblocca Italia il governo Renzi ha dato il via libera alle trivellazioni nel Canale di Sicilia. Trivellazioni che interessano un’area di oltre 145 chilometri quadrati e per una durata di vent'anni, al largo della costa delle province di Caltanissetta, Agrigento e Ragusa. Il petrolio che si trova nei fondali del canale di Sicilia è un petrolio da cercare a grandi profondità, facendo aumentare i rischi, visto che i siti di trivellazione si trovano in un’area sede di pericolosi fenomeni vulcanici, aumentando la possibilità di rischi ambientali, viste le condizioni ostili che il nostro sottosuolo offre. 

Questa situazione è una minaccia che colpisce, non solo le comunità cittadine sopracitate, bensì tutte quelle comunità che si affacciano sul mediterraneo, che in caso di fuoriuscita di petrolio, colpirebbe la flora e la fauna mediterranea e quindi la pesca e il turismo dell’isola, prima fonte economica per la Sicilia. Non meno importante è l'aspetto economico e della sovranità nazionale, che viene messo da parte in quanto lo Stato non si impegna direttamente nella ricerca e nello sfruttamento, ma lascia i giacimenti in concessione ad imprese private, svendendo le risorse energetiche del paese.
Prendendo atto di ciò Azione Talos non può restare indifferente a questa situazione e si mobilita per sensibilizzare l’opinione pubblica affinché questo scempio venga fermato.


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