lunedì 19 giugno 2017

ROSE SU PALERMO
Tenente Giuseppe Mancino 1888 - 19 giugno 1918.
Nei giorni in cui si discute di Ius Soli alcuni anniversari si impongono prepotentemente.
Oggi 19 giugno abbiamo reso onore al tenente di Compagnia Arditi III Armata Giuseppe Mancino,esempio di coraggio, sacrificio e abnegazione verso la Patria.
Nato a Palermo nel 1888 partecipa alla grande guerra.
prese parte nell'agosto 1916 alla battaglia di Gorizia e si distinse a Vertojba dove riportò una grave ferita al torace da una pallottola di fucile che gli si conficcò vicino al cuore.
Dovette essere ricoverato in ospedale, ma appena guarito riprese il suo posto in linea e fu promosso Tenente.
A novembre del 1916 riportò il congelamento degli arti inferiori.
Ricoverato nuovamente in ospedale, per accelerara la guarigione pagò personalmente dei massaggi supplementari agli infermieri, uscì ristabilito alla fine di dicembre ritornando alla propria compagnia.
A Vertojba il 23 e 24 gennaio 1917 si meritò una Medaglia di Bronzo al Valor Militare per la riconquista al nemico di una importante trincea, precedentemente persa.
Schierato in linea sul Piave, nella zona di Nervesa, ai piedi del Montello, con i suoi Arditi si distinse nei combattimenti durante la battaglia del Solstizio.
Alla testa dei suoi Arditi combatté svariati giorni a Villa Berti (Nervesa) e il 19 giugno per permettere il ripiegamento del reggimento rimase di retroguardia con la sua compagnia, dopo un furioso scontro col nemico il suo corpo non fu ritrovato sul campo di battaglia e venne dichiarato disperso.
Gli venne concessa la Medaglia D'Oro al Valor Militare alla Memoria.
Medaglia di Bronzo al valor militare
«Comandante di una compagnia, durante l'azione per la riconquista di una trincea presa del nemico, superando gravi difficoltà di terreno, con risolutezza ed intelligente iniziativa, raggiungeva lo scopo, sprezzante del pericolo, manteneva poi con calma ed energia e rafforzava la posizione, sotto l'intenso fuoco avversario.
Vertojba Dolenje 23-24 gennaio 1917.»
Medaglia d'oro al valor militare alla memoria
«Per quattro giorni consecutivi di strenua lotta fece prodigi di valore col reparto arditi del reggimento, contribuendo validamente ad arginare una irruzione nemica, finché, in un ultimo assalto con i suoi prodi per proteggere i compagni che ripiegavano, sopraffatto dal nemico preponderante scomparve nella mischia.
Fulgido esempio di eroismo spinto fino all’estremo delle sue forze.
Nervesa, 15 - 19 giugno 1918.»


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